I blind mirrors di Masbedo

I blind mirrors di Masbedo

Perché il bello non è che il tremendo al suo inizio

Dal 12 novembre al 12 dicembre 2019, il Museo Nazionale d'Arte della Catalogna ospita tre video del duo di artisti MASBEDO (Nicolò Massazza, Milan 1973, and Iacopo Bedogni, Sarzana 1970) in dialogo diretto con la sezione recentemente rinnovata del museo dedicata all'arte rinascimentale e barocca.
Il video Fragile (2016), prodotto dai Musei Reali Galleria Sabauda di Torino mette in scena la storia di un giovane mentre visita le sale della Galleria in compagnia di un pavone. Passeggiando tra i capolavori dell'antichità, oggetti simbolici di bellezza archetipica, la presenza del pavone sottolinea l'essenziale precarietà dell'animale vivente e della sua menomazione che lo rende inabile a rappresentare la sua stessa natura. L'immagine è altamente suggestiva perché resa ancor più drammatica nel vuoto delle sale, di fronte all'immobilità definitiva dei personaggi dipinti. Il tema principale di questi lavori è il concetto di "cura: l'animale anziano, oggetto delle cure del suo padrone è una metafora della combinazione tra una vanità svanita e l'eterno viaggio nella bellezza, un viaggio che Rainer Maria Rilke definiva come il tremendo al suo inizio. La fragilità dell'arte, a cui allude il titolo dell'opera, impegna lo sguardo dell'osservatore e ammonisce sulla necessità di provvedere alla salvaguardia dell'arte e del patrimonio culturale. Una metafora che rammenta la necessità della conservazione e della cura del nostro patrimonio artistico e culturale come forma di resistenza al tempo e all'incuria dell'uomo.

Blind Mirrors (2019) è girato interamente nella sala da ballo di Palazzo Valguarnera Gangi di Palermo. È dalla magnificenza del luogo che Luchino Visconti trasse ispirazione per l'ambientazione del ballo nel film "Il Gattopardo, realizzato nel 1963 e tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Questa scena rappresenta uno dei temi fondanti del film: il distacco tra la vecchia aristocrazia dell'epoca, in declino, e l'affermarsi di una nuova borghesia sempre più potente.
A partire da tale riferimento gli artisti ci invitano a riflettere sulla società contemporanea, ricreando nello stesso luogo una scena tuttavia differente, in cui il ballo è nuo- vamente protagonista.  In Blind Mirrors l'elemento aristocratico è sostituito con la presenza della comunità Tamil di Palermo, invitata per raccontare, all'interno di un luogo di potere, una collettività diversa, una minoranza. Il film si sviluppa attraverso la coreografia del Bharatanatyam, una danza indiana rituale diffusa nei templi a partire dal sesto secolo e concepita come strumento di affermazione identitaria culturale femminile in zone come il Tamil Nadu e lo Sri Lanka. Tale danza esprime temi religiosi e idee spirituali attraverso un sofisticato vocabolario costruito sui gesti delle mani, degli occhi e dei mu- scoli del viso. Ipnotica e seduttiva, sopravvisse al di fuori dei templi nonostante la censura del governo coloniale britannico nel 1910.

Il titolo dell'opera Blind Mirrors, in italiano "specchi ciechi, si ispira a un particolare notato dagli artisti legato alle riprese del film di Visconti. Regista e direttore della fotografia decisero di posizionare dei fasci di luce tungsteno verso gli specchi per amplificare la diffusione e brillantezza della luce causando, dopo molti giorni di girato, un processo chimico che ne ha alterato per sempre la superficie, ora velata e annerita. Tale nota di decadenza funge da elemento di rottura all'interno della lussuosa sala, evocando metaforicamente le implicazioni politiche, sociali e individuali della memoria e della sua trasmissione.

MASBEDO sono Nicolò Massazza (1973) e Iacopo Bedogni (1970).
Vivono a Milano, lavorano insieme dal 1999 e hanno sviluppato la loro arte nell'ambito specifico della videoarte e della installazione video. Da un punto di vista contenutistico la loro ricerca affronta il tema della incomunicabilità, sia a livello relazionale di coppia che a livello di gruppo, nella società contemporanea, ossia in quella che paradossalmente viene identificata proprio come la società della comunicazione.
Ciò ha condotto alla realizzazione di opere di sapore più intimistico e, viceversa, a opere dall'esito antropologico- sociale-politico. Da un punto di vista formale i MASBEDO hanno un approccio estetico, per certi aspetti addirittura pittorico, nella realizzazione dei loro video e perseguono l'obiettivo di coinvolgere lo spettatore gestendo lo spazio creato dal video concependo l'immagine in movimento in modo installativo e immersivo.
Il lavoro dei MASBEDO è una sintesi di teatro, performance, spazio, architettura e video/cinema e la dimensione narrativa legata all'immagine in movimento trova nell'installazione video una sua spazializzazione.

12 novembre - 12 dicembre 2019
Palau Nacional. Parque de Montjuïc s/n, Barcelona,
http://www.museunacional.cat/en
Un progetto di LOOP Barcelona. Prodotto da In Between Art Film di Beatrice Bulgari.