Le finissime e argute pagine ispirate dall'arresto dello scrittore e pittore Xavier de Maistre dal titolo “Viaggio intorno alla mia camera”, storia dei 42 giorni nella sua stanza nella Cittadella di Torino, suddiviso in altrettanti capitoli, trasportano il lettore in un'atmosfera tutta settecentesca di viaggi e di avventure: il tono delicato di uno Sterne (v. il Viaggio sentimentale, e Vita e opinioni di Tristano Shandy) avvolge la narrazione e le dà un carattere sbarazzino e libero, pieno di sentimento e di malinconia.
Uscito soddisfatto dall’esperienza, nel 1798 aveva quindi deciso di intraprendere un secondo viaggio, stavolta di notte, spingendosi fino al davanzale della finestra e intitolando il resoconto delle sue avventure »Spedizione notturna intorno alla mia camera».
L'opera di De Maistre nasce da un'intuizione profonda e suggestiva: che il piacere del viaggio dipenda forse più dall'atteggiamento mentale con cui partiamo che non dalla destinazione scelta.
Se solo riuscissimo a vivere il nostro ambiente quotidiano con lo spirito del viaggiatore, dunque, potremmo scoprire che esso non è affatto meno interessante degli alti passi montani e delle giungle popolate di farfalle del Sudamerica di Humboldt.
Quando viaggio nella mia stanza dunque, raramente percorro una linea retta: vado dal tavolo verso un quadro posto in un angolo; da lì mi muovo in senso obliquo per andare alla porta; ma, benché partendo la mia intenzione sia proprio quella di recarmici se lungo il percorso incontro la poltrona, non faccio complimenti, e mi ci accomodo all'istante.
Una poltrona è davvero un arredo magnifico; in particolare è della massima utilità per ogni uomo meditativo. Nelle lunghe serate invernali è qualche volta dolce, e sempre prudente distendervisi mollemente, lontano dal chiasso delle riunioni rumorose.
Un buon fuoco, qualche libro, delle penne; quante risorse contro la noia! E ancora che piacere dimenticare libri e penne per attizzare il fuoco e abbandonarsi a qualche dolce meditazione, o buttando giù qualche verso per rallegrare gli amici! Le ore scivolano su di voi e cadono in silenzio nell'eternità, senza farvi sentire il loro triste passaggio.
Dopo la poltrona, procedendo verso il nord, si scopre il letto, che è disposto in fondo alla stanza, e crea la più gradevole delle prospettive. È disposto nel modo più felice: i primi raggi del sole vengono a trastullarsi sulle cortine.
Nelle belle giornate d’estate, li vedo avanzare lungo la parete bianca, man mano che s’alza il sole: gli olmi che stanno davanti alla mia finestra li rifrangono in mille modi, e li fanno ondeggiare sul mio letto color di rosa e bianco, che diffonde dappertutto una luce incantevole nata dal loro riverbero.
Sento il garrire confuso delle rondini che si sono impossessate del tetto di casa, il cinguettio degli altri uccelli che abitano negli olmi: allora mille idee ridenti colmano il mio spirito; e, nell'universo intero, nessuno ha un risveglio altrettanto piacevole e tranquillo del mio...
Xavier de Maistre, “Viaggio intorno alla mia camera”
Ph @Debora Sanna