La foto di Sameer Al-Doumy dal titolo: War and love!
Due vecchi amanti in un paese distrutto dalla guerra che bevono il tè. Il tè è un atto completo nella sua semplicità. I due vecchi amanti ci sembrare dire: ci siamo solo noi e il tè. Il resto del mondo si dissolve. Non ci preoccupiamo per il futuro. Non ci soffermiamo sugli errori del passato.
Non bevono un caffè i due vecchi amanti, ma un tè.
Il caffè è forse per i vincenti, per gli intraprendenti. Per chi ignora il tè, rinuncia al pranzo, si alza presto, si impegna perché è oppresso dai sensi di colpa, per mentecatti privi di spiritualità, ossessionati dal denaro e dal prestigio sociale. Dovremmo forse rifuggire il caffè e dedicarci anima e corpo al tè, l’antica bevanda dei poeti e dei meditatori.
Il tè è semplice: tè sfuso, acqua calda e pura e una tazza. Si inspira il profumo; forse piccoli pezzi delicati del tè galleggiano sopra la tazza.
Bevono il tè, l’essenza delle foglie diventa parte di loro. Bevono, nel frattempo, un sorso di tè.
Nella loro teiera risuona il mormorio di alberi che non ci sono più. Abbandonati al sogno dell’effimero, trasportati dalla meravigliosa insensatezza delle cose.